“Bisognerebbe misurare l’anima di una persona, non il corpo”. Intervista a Lucrezia Staiano

Lucrezia Staiano - lafrivola

Lucrezia Staiano è l’esempio lampante che le insicurezze si possono vincere! Avvocato, modella del Calendario Beautifulcurvy, vincitrice del programma televisivo “Il bello delle curve”, la barbie del mondo curvy ci racconta il percorso che l’ha portata dal sentirsi un brutto anatroccolo al giocare con le sue forme sensuali, dall’indossare maglie over size e costumi maschili al creare outfit da urlo. “Bisognerebbe misurare l’anima di una persona, non il corpo”, afferma e, quando ha a che fare con le donne sinuose per le quali rappresenta un punto di riferimento, ci confida di vivere un momento catartico e di riflessione sui suoi fantasmi del passato, che spesso ritornano ma che, con spirito diverso, affronta e combatte!

Raccontaci quando e perché hai intrapreso la strada che ti ha portato a diventare una curvy model.

Sono Lucrezia Staiano, ho 26 anni, sono praticante avvocato e no, non amo definirmi modella, ne credo di esserlo. Ho iniziato ad avvicinarmi al mondo curvy per caso. Mi spiego meglio: sono nata curvy, sono sempre stata una ragazza sovrappeso, ma fino a due annetti fa credevo non esistesse un posto giusto per me. Un giorno per caso un mio amico mi disse: ti ho iscritta ad un provino, cercano una ragazza curvy carismatica con contenuti, che abbia voglia di mettersi in gioco dimostrando che la felicita non dipende da una taglia. Due mesi dopo partivo per Sperlonga e per una delle esperienze migliori della mia vita: Il bello delle curve. Da li è nato tutto, la gente mi ha iniziato a scrivere, a cercare, e ho avuto l’onore, vincendo la mia puntata del Il bello delle curve, di essere una delle modelle del calendario Beautiful curvy. Si sono susseguiti cosi vari eventi e shooting 

Lucrezia Staiano - lafrivola
Lucrezia Staiano – lafrivola

In qualità di Ambassadress per Beautifulcurvy (sito di moda, bellezza e lifestyle ideato da Barbara Christmann), cosa consiglieresti a tutte le ragazze e le donne che non stanno bene con il proprio corpo, spesso a causa degli stereotipi di bellezza imposti dal sistema e improntati su un’eccessiva magrezza?

Essere Ambasciatrice del Calendario Beautifulcurvy ha un grande valore per me: significa aiutare tante ragazze che stano vivendo il percorso da cui io sono finalmente uscita. Avere dei chili di più vuol dire essere diversa nella società in cui viviamo. Ma diversa da chi? Me lo chiedo sempre, eppure ci sono gli stereotipi sociali, i manichini dei negozi, le modelle ordinarie, le taglie degli abiti, che ci ricordano che forse noi non andiamo bene. Ogni diversità porta dolore.

Ed è questo quello che ho vissuto io nella mia infanzia, adolescenza e crescita. Ad oggi, finalmente, mi guardo allo specchio e non ho paura di vedermi, mi accetto, inizio ad amarmi e ad accettare ogni difetto con la volontà e consapevolezza di voler cambiare ancora, per vedermi ancora più bella ai miei occhi. Quello che m sento di dire a tutte quelle donne che non si amano è di iniziare davvero a guardarsi, a capire che la vita è un dono miracoloso ed è un peccato sprecarla a rincorrere la perfezione. Cambiare si può, arrivare a raggiungere un equilibrio con se stesse è giusto, ma nel frattempo che si raggiungono gli obiettivi c’è comunque vita da assaporare, e un fisico diverso dai canoni cui siamo abituati, non può essere ostativo alla nostra felicità.

Parlaci del programma “Il bello delle curve” di cui sei protagonista. Qual è il messaggio che lancia?

Il bello delle curve è stato il principio della mia esperienza nel mondo curvy e anche della mia rinascita. E’ un programma educativo, che abitua il pubblico ad una donna morbida, che esalta le proprie forme, che si ama. Io trovo sia un programma esemplare, perchè da spazio a donne normali che vogliono mettersi in gioco, ma non è un reality basato sulla bellezza, bensì sulla crescita e il percorso di ogni sua protagonista. Ritengo che ci sia bisogno di più programmi così.

Sarai continuamente a contatto con donne dalle forme sinuose di tutta Italia che ti seguono sui social, a esempio. Cosa ti regala giorno per giorno il rappresentare una sorta di punto di riferimento nel mondo della bellezza curvy?

Ne sono veramente onorata ed entusiasta. Per anni mi sono nascosta dietro tute enormi, asciugamani e costumi maschili a mare, magliette over. Essere diventata un punto di riferimento per tante ragazze che mi seguono e che hanno sofferto, come me, per il fisico, mi riempie di gioia. Rispondo e mi confronto sempre con tutte, perchè credo che la compartecipazione del dolore porti a una nuova forza e voglia di rinascere. Condividere un pò di vita comune aiuta tanto loro, ma anche me, perchè è un momento catartico e di riflessione sui miei fantasmi del passato, che spesso ritornano ma che, con spirito diverso, affronto e combatto.

Qual è, secondo te, il tuo punto di forza?

Lucrezia Staiano - lafrivola
Lucrezia Staiano – lafrivola

Credo sia l’autoironia. Sono sempre molto solare e spigliata, amo stare con la gente e sono una grande chiacchierona. Ma il mio atteggiamento è cambiato da quando ho capito e preso consapevolezza di chi sono realmente e anche del mio corpo. Se prima soffrivo per le battute sciocche delle persone, ad oggi ci rido su e probabilmente sono anche io a farle per prima su di me, sempre con rispetto verso me stessa. Aver accettato i miei difetti fisici mi ha portata a vivere più serenamente il confronto con gli altri

Nella tua bio di Instagram si legge “Chi lo dice che Barbie non è Curvy”. Spiegaci cosa significa per te.

Io sono nata bionda e in un mondo rosa. Per me la vita è rosa, fatta d glitter e luci. Non a caso mi chiamo Lafrivola  Da quando sono piccola io sogno di essere barbie. E’ l’unico mito e modello che ho avuto nella vita. Guardando me tutto immagini, tranne che una barbie. Ma perchè? Chi lo dice che una curvy come me non possa essere comunque una Barbie ?! Io continuo a sognare il mio Ken.

Quale collegamento ritieni ci sia tra la bellezza esteriore e il benessere interiore?

Credo nessun collegamento. La bellezza esteriore conta, non bisogna essere ipocriti. Un bel viso, un corpo armonioso hanno una marcia in più, e lo dico da esteta. Io amo guardare le belle donne, ben vestite, curate. E anche gli uomini, ovvio. Pero non ha alcun collegamento con la bellezza interiore, che, diciamolo onestamente, è quella che rimane per sempre. Io dico sempre: bisognerebbe misurare l’anima di una persona, non il corpo.

Quanto ti piacciono le tue forme e quanto piacciono agli altri?

Io amo le mie forme. Le ho odiate per troppi anni, ma dopo 26 anni di convivenza ho imparato ad apprezzarle e valorizzarle. Un 10 anni fa mi guardavo allo specchio e mi sentivo il brutto anatroccolo. Avevo pochi capelli per problemi ormonali, sfioravo l’obesità medica, e non esistevano tanti brand capaci di creare vestiti giovanili e alla moda per una taglia 52. Ho sofferto veramente tanto, e a ripensarci ho i brividi, perchè non pensavo di uscirne cosi vittoriosa da quegli anni bui. Da quando ho dato una marcia in più alle mie curve, capendo che possono essere sfruttate anche in altro modo e rendendole anche sensuali, mi sono resa conto che la gente ha iniziato ad apprezzarmi. C’è, ovviamente, chi non ama le donne giunoniche e sarà sempre pronto a farti sentire fuori luogo. “Fossi diversa fisicamente, saresti stata la mia donna!” mi ha detto un ragazzo, uccidendomi. Ad oggi penso: fossi stata diversa, non sarei stata io, e io non mi cambierei più con nessuna persona al mondo.

Ti è mai capitato di pensare di voler essere diversa da come sei?

Ho auspicato per anni di svegliarmi diversa. Cosce magre, poca pancia, costole di fuori. Poi arriva un giorno che sei stufo di desiderare altro e non sfruttare quello che hai, allora cambi vita, cambi testa, e ricominci a vivere desiderando di rimanere esattamente come sei, perché ogni cm del tuo corpo è una conquista ed è una sfida, che ormai però hai vinto.

Elenca quelli che per te rappresentano tre piaceri della vita.

Sesso, cibo, una sana dormita

Descrivici il tuo look preferito, dall’outifit al make up.

Adoro esagerare e giocare con gli outfit, non ho uno stile definito perché dipende dall’umore e dalla giornata. Solitamente indosso abiti aderenti, gonne che mettono in risalto la mia fisicità. Amo il colore. Uso poco i tacchi perché sono già 1.80cm, pero ultimamente ho iniziato ad amare anche la mia altezza e ad oggi se devo calzarli non li vivo più come un terrore. Ho un viso delicato, non amo il trucco pesante, sono un amante del rimmel e del rossetto rosso che secondo me valorizza sempre il sorriso di una donna.

Ami coccolarti e prenderti cura della tua persona? Se è così, come e quanto tempo dedichi a te stessa?

Io sono ossessionata dalla cura della mia persona. Lavorando ho molto meno tempo, ma sono solita usare scrubs, creme profumate e oli per il corpo. Ho la mia routine per la cura del volto. Non sono una assidua frequentatrice dei saloni di bellezza perché non ho pazienza e non mi rilasso, quindi preferisco fare tutto sola tranne quando non è strettamente necessario!

Sogni nel cassetto?

Sogno una vita serena, di realizzarmi professionalmente e di raggiungere un equilibrio tale da potermi dedicare ai miei viaggi, alle mie passioni, e se dovesse capitare anche ad una famiglia

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