E’ una domanda che mi sono sempre posta, questa! Saper sintetizzare un concetto in poche, semplici parole e riuscire a farsi capire ugualmente da chi ci legge, è un dono oppure un limite che non ci permette di essere totalmente chiari e comprensibili?
Per una persona come me, che fondamentalmente sono sempre stata logorroica, riuscire ad “utilizzare solo le parole necessarie” (come consigliava Ernest Hemingway ) per esprimere un concetto o raccontare una notizia, è veramente un atto eroico!
Come è un atto eroico anche leggere un articolo scritto magari usando 20.000 caratteri (per dire), che già quando clicchiamo su “leggi di più”, si apre un papiro che non finisce mai. Ad onor del vero, se l’argomento non è più che interessante , non riesco mai a leggere fino in fondo, causa mancanza di tempo o di concentrazione, sinceramente!
Proprio in virtù di questo, cerco sempre di essere breve e devo dire che i Social mi hanno aiutato (ed insegnato) molto, sotto questo aspetto! Uno su tutti, Twitter, che con i suoi vecchi 140 caratteri ci costringeva a tagliare, accorciare, ripensare un post nel quale dovevano entrare parole, hashtag, link ed emoji!
Tant’è che da quando Jack Dorsey (CEO di Twitter) nel 2017 ha deciso di raddoppiare, personalmente mi sono sentita un po’ “depredata” di questa conquista! Ed infatti mi capita ancora di scrivere tweet brevi, spesso senza usare tutti i 280 caratteri a disposizione!
La trovo una sfida incredibile, ogni volta, riuscire a costruire un contenuto in cui far entrare tutto ciò che ho menzionato prima! Sfida vinta, quando riesco a comunicare nel modo giusto, sintetizzando e rendendo tutto fruibile!
Perché diciamocelo, andiamo sempre di corsa, a volte “scrolliamo” la homepage senza soffermarci più di tanto ( traduco per chi non lo sapesse ” facciamo scorrere in alto la pagina delle notizie”) e molti utenti non leggono a prescindere! E diventa ancora più gratificante, quando con pochi caratteri, provo a coinvolgere, a trasmettere un’emozione o a raccontare una storia!
Detto ciò e considerando che sto già andando fuori tempo, riformulo la domanda: la sintesi è un dono? Si, credo di si! Ed è un dono soprattutto per chi ci legge!